Sfocatura, rumore, cecità notturna, abbaglio, visione tubolare, nebbia, e buio: sono queste le dispercezioni ottiche che si manifestano gradualmente attraverso la retinite pigmentosa. Il percorso visivo non è uguale per tutti: i sintomi si possono alternare, combinare, e rivelare in diversi momenti della vita con diverse sfaccettature. Durante la realizzazione del progetto, nonostante la mutevolezza della dispercezione, abbiamo trovato un punto in comune tra le storie di due sconosciuti, le cui vite non avrebbero mai coinciso.
Charon e Gabriele hanno età lontane, trascorsi differenti, e vivono stadi diversi della dispercezione. Nonostante ciò, condividono entrambi la visione tubolare e da questo incontro si sono diramati due percorsi differenti. Per interpretare le due visioni abbiamo realizzato una serie di filtri materici che potessero avvicinarsi il più possibile a quello che Charon e Gabriele vedono quotidianamente. I filtri, insieme alle fotografie realizzate con gli stessi, permettono al lettore di prendere una maggiore coscienza della retinite pigmentosa.
“È divertente perché io vedo film che tu non vedrai mai.”
Gabriele Bianchi
Idea progettuale
Le Concertine
Il Wunderbook fotografico
“Vedo il mondo come una fotografia con lo sfondo sfocato.”
Charon zambelli